Descrizione
La proprietà più importante del tribulus terrestris è tuttavia legata alla sua presunta azione stimolante sulla produzione di ormoni androgeni. Tali ormoni, tipici dell’uomo ma importantissimi anche per l’organismo femminile, regolano la libido, i caratteri sessuali e lo sviluppo muscolare. In virtù di tali caratteristiche il tribulus terrestris è impiegato da secoli in diversi Paesi come pianta afrodisiaca in grado di aumentare la fertilità maschile e femminile sopperendo ad eventuali carenze ormonali.Intorno alla metà degli anni ’90 tali proprietà furono sostenute e valorizzate da un gruppo di atleti olimpici dell’est europeo (soprattutto di origine bulgara e russa). Proprio da questi Paesi provengono i più importanti studi che mettono in risalto le proprietà ormonostimolanti di questa pianta. Tali effetti vanno attribuiti ad un gruppo di sostanze organiche con attività ormonosimile chiamate saponine.I semi del tribulus terrestris sono infatti ricchi di protodioscina, una saponina steroidea che agirebbe aumentando la produzione endogena di testosterone, diidrotestosterone, ormone luteinizzante (LH), deidroepiandrosterone (DHEA), deidroepiandrosterone solfato (DHEA-S), con conseguente aumento della spermatogenesi e della libido nell’animale da esperimento e nell’uomo (Gauthaman K. et al. 2002, 2003).Numerosi altri studi indipendenti, spesso finanziati dalle stesse aziende produttrici di supplementi a base di tribulus terrestris, ribadiscono e sottolineano tali proprietà.La conferma dell’ipotesi secondo cui gli estratti di questa pianta sarebbero utili nel trattamento delle disfunzioni erettili arriverebbe invece da un altro studio. Durante questa ricerca un gruppo di topi a cui fu somministrato tribulus terrestris si dimostrò più attivo sessualmente e presentò una pressione intracavernosa più alta rispetto ai topi non trattati (la pressione intracavernosa viene registrata all’interno dei corpi cavernosi del pene, strutture paragonabili a spugne che, riempiendosi di sangue, permettono l’erezione).